Nel corso dell’evoluzione si assiste ad una riduzione del numero di ovuli e ad un cambiamento della posizione degli ovuli nell’ovario (placentazione):
Placentazione assile.
Placentazione centrale.
Placentazione basale.
Inoltre l’ovulo può essere in diverse posizioni:
Atropo o ortotropo, cioè eretto, il tipo più primitivo.
Campilotropo, cioè orizzontale, il tipo intermedio.
Anatropo, cioè ripiegato, il tipo più comune ed evoluto.
Il gametofito femminile (sacco embrionale) non sviluppa mai archegoni. Si riduce a una struttura a 8 nuclei e 7 cellule. Degli 8 nuclei solo 3 si cellularizzano in posizione basale (cellule antipodali), altri 3 nuclei si cellularizzano nella parte apicale (cellule sinergidi) ai lati dell’oosfera. Gli ultimi 2 nuclei sono i nuclei polari liberi.
La doppia fecondazione avviene quando il tubetto pollinico penetra nelle cellule sinergidi: uno dei nuclei spermatici feconda l’oosfera, che originerà l’embrione 2n, mentre l’altro nucleo spematico si fonde con entrambi i nuclei polari formando una cellula 3n che originerà l’endosperma secondario (albume) importante nel nutrimento dell’embrione.
Durante l’evoluzione delle angiosperme si verificano modificazioni della sequenza fecondativa, ma la doppia fecondazione accomuna tutte le angiosperme e ne supporta la monofiletia.
Si ha la formazione di veri frutti, che derivano dalla trasformazione del pistillo e del ricettacolo. L’evoluzione del frutto è in stretta connessione con il tipo di dispersione adottato.
domenica 21 dicembre 2008
androceo: coso dell'evoluzione
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