Fin dall'inizio della colonizzazione delle terre emerse la riproduzione, negli organismi vegetali, è stata attuata tramite la sporogonia, cioè la dispersione tramite le spore aplonti (meiospore). Tuttavia nel passaggio tra pteridofite e spermatofite avviene l'evoluzione del seme e la diffusione viene deputata a questa nuova struttura.
Il gametofito femminile (megagametofito), che nelle pteridofite tendeva ad ingrandirsi in volume, cessa di accrescersi. Si sviluppa dalla megaspora che, nell'evoluzione, tende a rimanere e germinare nel megasporangio. Quest'ultimo si trasforma in un organo di riserva poichè mantiene vitali le sue cellule vegetative che costituiscono un nuovo involucro che funziona da tessuto di nutrimento (nucella). Altre cellule appartenenti al mesofillo dello sporofillo avvolgono il megasporangio formando anch'essi nuovi tegumenti. Questa nuova struttura viene chiamata ovulo. L'ovulo esternamente possiede un’apertura, il micropilo, nel quale penetra il tubetto pollinico, si individua poi una zona calazale dove i fasci conduttori dello sporofito si inseriscono nell'ovulo.
Il gametofito maschile (microgametofito) è il granulo pollinico che si sviluppa nella microspora dentro il microsporangio (la sacca pollinica). La selezione naturale ha agito molto di più sull'apparato maschile, tanto che si ritrovano fin da subito le tipiche strutture maschili delle spermatofite (stami, antere).
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