lunedì 27 ottobre 2008

Subclassis Pterididae (= Leptosporangiatae)


Subclassis Pterididae (= Leptosporangiatae)

La sottoclasse delle pteridide comprende tutte specie attuali (circa 9000) delle quali la maggioranza vive in zone tropicali. I primi fossili risalgono al Carbonifero, ma il loro massimo sviluppo è nel terziario.
Il loro corpo vegetativo varia da pochi millimetri a arboreo. Nelle fasi giovanili, in sezione, è visibile una protostele ma nella pianta adulta o in differenti posizioni vi possono essere steli differenti (polistele con endodermide o sifonostele). Il fusto è eretto e non ramificato con un rizoma superficiale o sotterraneo da cui si dipartono le fronde.
Le fronde sono megafilli che derivano a partire da una cellula meristematica apicale dell'embrione, essi possono essere semplici, pennati o pluripennati, raramente hanno ramificazioni dicotomiche. Questi megafilli hanno, in sezione, parenchima a palizzata ma sono costituiti da meno strati cellulari rispetto alle foglie delle spermatofite e possiedono spesso cloroplasti nell'epidermide. Ci può essere differenziazione di sporofilli e trofofilli oppure trofosporofilli.
Le pteridide sono tutte isosporee. Gli sporangi sono un elemento diagnostico: la loro posizione è marginale alle pinnule (con indusio bivalve) o sotto la fronda (con indusio a coppa) nelle specie più evolute. Gli sporangi sono spesso peduncolati e riuniti insieme su una placenta o sono sessili.
Lo sporangio è un leptosporangio che ha origine da una sola cellula iniziale. La parete dello sporangio risulta sottile, di un solo strato cellulare, vi è poi il tappeto per il nutrimento dell'embrione e dell'esosporio al centro vi è l'archesporio, che origina le spore. Gli sporangi sono a loro volta riuniti in sori che assumono forme differenti (allungati, arrotondati, fusi in linee).
Nei gruppi più primitivi i sori sono nudi, ma durante l'evoluzione il margine fogliare tende a ricoprirli fino alla formazione dell'indusio che si lacera per far fuoriuscire le spore. L'apertura dello sporangio è dovuta alla presenza di cellule con parete ispessita che costituiscono l'anulus, che varia posizione nei diversi ordini: trasversale, obliquo o longitudinale (il tipo più evoluto) o può mancare del tutto:
- Anulus assente o a decorso trasversale (Osmundales, Gleicheniales, Schizaeales).
- Anulus a decorso obliquo (Hymenophyllales, Matoniales, Cyatheales).
- Anulus a decorso longitudinale, raramente verticale con sporangi peduncolati (Polypodiales,Pteridales, Aspidiales, Blechnales).
Le cellulle che costituiscono l'anulus hanno le pareti interne e laterali ispessite (a "V") che disseccandosi funzionano come una molla che lancia le spore.
Le spore germinano nel gametofito, un protallo laminare a forma di cuore con rizoidi sulla pagina inferiore (ricapitolazione dello stadio di epatica). Possiede archegoni e anteridi: gli archegoni hanno il collo obliquo, gli anteridi producono anterozoidi pluriflagellati. Dopo la fecondazione dell'oosfera, si forma lo zigote e da questo l'embrione che diviene il nuovo sporofito. Esso germina sul gametofito che essendo effimero, secca.

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